L'umano non cancellato
- Maggio , 1989
...e soprattutto dalla capacita' di essere entrato in un mondo non certo facile, riuscendo a cogliere, con professionalita' ed intuizione, alcune costanti e alcune variabili dell'essere vecchio in questo mondo. Come la ricerca di una identita', di una storia personale,appoggiata, piu' che vissuta, a poche cose: un fazzoletto,un copricapo, un modo tutto personale di vestire,un modo pudico di mostrar l'anima attraverso un confondersi delle cose, come una sedia, una tavola, parole non dette , sguardi assenti ma pur capaci di imprigionare un'attenzione e non per la sola forza dell'alienazione, ma per un gioco ripetuto all'infinito che consiste nel dare l'impressione di fuggire da se stessi piu' uno trova modi personali di rifugiarsi in una interiorita' che fa persona.
Se il segno, se la pittura dice questo ha gia' detto molto. E siamo grati , una volta di piu', all'arte, all'artista per questa offerta di lettura della condizione umana dell'uomo: non avra' la scientificita' di una introspezione psicologica compiuta, ma ha pur sempre il calore e la novita' di qualcosa che nasce in un rapporto umano che la fatica di Paganelli ha reso possibile.
Giluiano Botticelli